Mithilfe

Arbeitsgruppen Wallis und Tessin

Im Wallis: LivingEducation Wallis, Präsident Heinz Rothenbühler.
Im Tessin: Organisatoren sind Massimo Collura und Usman Baig.

Il cavallo della dignità

Alberto Nessi

Qualche tempo fa un caro amico avrebbe voluto andare in Pakistan, ma è stato dissuaso: volevano mettergli al fianco una guardia armata! Per noi il Pakistan è questo: violenza. E noi, per il pakistano medio? Noi non esistiamo. Oppure, per chi legge i giornali, siamo il paese che ha proibito la costruzione dei minareti.

  La nostra conoscenza degli altri è parziale. Ma la realtà è un cristallo sfaccettato, un po’ chiaro un po’ opaco: noi, ciascuno nel proprio angolo, rimaniamo abbagliati dalla luce violenta che emana dalle facce più in vista, le altre rimangono al buio. Un’istituzione umanitaria come Living Education si propone di illuminare le parti in ombra del cristallo. “È importante avere un sogno”, dice il dottor Yahya rispondendo alle domande di Maria Luisa.

   Il sogno è di vivere in un mondo dove l’uomo rispetti il suo simile. Dove i figli non buttino per strada i genitori. Dove una vecchia non venga abbandonata in mezzo al fango. Dove non si sia costretti a mendicare. Dove non ci sia da una parte chi getta via il cibo, dall’altra chi fa la fame. Dove non si abbia più bisogno di santi né di santoni né della paura di una divinità che ci sottomette. Dove i politici non derubino il loro popolo. Dove non sia necessaria una catastrofe per indurre le persone ad accorgersi del prossimo. Dove il cuore dell’uomo non venga distrutto. Dove l’essere sia più importante dell’avere: dove non si dica “ho un figlio” ma “da me c’è un figlio”. Dove non ci siano più né le ville con piscina dei ricchi né i tuguri dei poveri ma le case per  gli uomini e le donne. Dove le mani ferite degli esclusi e dei maltrattati possano congiungersi per ribellarsi. Dove del nostro cristallo venga messa in luce la sfaccettatura dell’uguaglianza.

  Uguaglianza non significa abbiamo tutti lo stesso viso, lo stesso colore dei capelli, le stesse aspirazioni. Significa che per tutti sia possibile realizzare la propria umanità. Che ogni uomo si rispecchi nell’altro. Vuol dire essere come il cavallo intelligente di Living Education, che sa distinguere tra una bambina, una principiante e una cavallerizza provetta ma capisce che tutte vogliono cavalcare. Tutte le donne sono uguali e diverse insieme: uguali nel rispetto che meritano dall’uomo, diverse nel loro aspetto, nella loro personalità, nelle loro aspirazioni. Tutti gli uomini sono uguali e insieme diversi: uguali nel sacro che è nascosto dentro di loro, diversi nel modo di apparire al mondo.

    Nostro compito – in Svizzera, nel Pakistan, nel mondo intero – è imparare a cavalcare  il cavallo della dignità: si cominci da piccoli e, con l’esercizio, si può diventare cavallerizze,  cavallerizzi provetti. Basta avere un po’ di coraggio.